Cosa sono i microgeneratori ?
Tipologie, funzionamento e detrazioni
Cosa sono i microgeneratori di cui si sente parlare ?
Tipologie di microgeneratori
I micro generatori sono impianti per la produzione di energia elettrica, anche in assetto cogenerativo (contemporaneamente produce energia termica), con capacità di generazione non superiore rispettivamente a 1 MW e 50 kW elettrici (D. Lgs. n°20 del 8/2/2007, in accordo con la DE 2004/8/CE).
Tra le tecnologie più diffuse per i micro generatori figurano:
- I motori a combustione interna
- le micro Turbine a Gas (MTG)
- Gli Organic Rankinke Cycle (ORC)
- I Micro Rankine Cycle (MRC)
- I motori stirling
Altre tecnologie in fase di sviluppo:
- Celle a combustibile
- Sistemi termoelettrici
- Sistemi termo-fotovoltaici (TPV)
In base alla taglia di potenza ed alla tecnologia, gli impianti possono essere adatti ad un uso residenziale o terziario – industriale.
Vantaggi dei microgeneratori a cogenerazione
La microcogenerazione è una tecnologia, che utilizza una fonte energetica primaria, come il gas, per produrre simultaneamente calore ed energia elettrica in prossimità del consumatore, sia esso una famiglia o un’impresa. Il calore può essere utilizzato per soddisfare i bisogni di riscaldamento, acqua calda e raffrescamento, mentre l’energia elettrica prodotta può coprire una parte rilevante del consumo elettrico complessivo o essere immessa in rete e resa disponibile ad altri consumatori.
Poiché il calore disponibile viene integralmente recuperato, l’efficienza energetica della microcogenerazione può superare il 95%, con un risparmio complessivo di energia primaria anche superiore al 20% rispetto alla produzione separata, di calore ed energia elettrica, ottenibile con le caldaie tradizionali e le centrali termoelettriche convenzionali.
I microgeneratori per le utenze residenziali
Le applicazioni considerate, sono costituite da macchine o motori, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico delle utenze residenziali, in particolare utenze che vanno da un appartamento o abitazione singola fino ad un condominio di 6 unità abitative. Sono comunque possibili e convenienti utilizzi in ambito industriale e commerciale.
Negli utilizzi di generazione di calore, i microcogeneratori possono:
- sostituire o integrare le tradizionali caldaie nella funzione di produzione di calore, senza necessità di modificare le temperature del sistema di distribuzione dei fabbricati esistenti ed evitando quindi i costi per la sua sostituzione.
- integrare la pompa di calore elettrica nei fabbricati di nuova costruzione
- contribuire al miglioramento della qualità dell’aria negli ambienti urbani grazie agli avanzati sistemi di controllo e di post-trattamento dei gas esausti,
- ridurre drasticamente le emissioni di particolato fine, di ossidi di azoto e monossido di carbonio.
- abilitare l’incremento dei consumi di fonti rinnovabili, con generatori alimentati a fonti rinnovabili
Nel produzione di energia elettrica i microgeneratori possono:
- ridurre sia le perdite energetiche di trasmissione e distribuzione sia la necessità di potenziamenti delle reti esistenti, essendo collocati in prossimità dei punti di consumo;
- produrre energia elettrica da fonti rinnovabili grazie all’utilizzo di gas ottenuti da digestione anaerobica di biomasse agricole e di rifiuti organici, da gassificazione termochimica di biomasse solide
- essere abbinati ad accumulatori e colonnine per la ricarica dei veicoli
Convenienza dei microgeneratori
I microgeneratori rappresentano il massimo che la tecnologia consenta attualmente. I risparmi economici derivanti però, a meno delle detrazioni in Ecobonus al 65% per i generatori, spesso non giustificano il sostenimento del costo di investimento iniziale, che risulta ancora limitante.
Detrazioni in Ecobonus ENEA per i microgeneratori
È agevolabile l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti che conducano a un risparmio di energia primaria (PES) ≥ 20%, con potenza elettrica < 50 kWe. Il limite massimo detraibile in Ecobonus è fino 100.000 € per il 65% delle spese sostenute, come detrazione IRPEF o IRES. Tutta l’energia termica prodotta deve essere utilizzata per soddisfare la richiesta termica per la climatizzazione degli ambienti e la produzione di acqua calda sanitaria.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese attinenti; nello specifico:
- Smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione esistente.
- Fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, delle opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione a regola d’arte dell’impianto termico esistente.
- Interventi per l’adeguamento della rete di distribuzione, dei sistemi di accumulo, dei sistemi di trattamento dell’acqua, dei dispositivi di controllo e regolazione nonché sui sistemi di emissione.
- Prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori ecc)